Una Cavalla Tutta Nuda, film con Barbara Bouchet in streaming

Prodotto in Italia, Una Cavalla Tutta Nuda è ambientato in Toscana, portando lo spettatore nelle avventure dei due protagonisti: Gulfardo De Bardi (interpretato da Renzo Montagnani) e l’amico Folcacchio de’ Folcacchieri (Don Backy) ricevono l’incarico dal priore di Borgo d’Elsa di portare un messaggio al vescovo di Volterra. Nel viaggio da Borgo d’Elsa, paese di origine dei due protagonisti, Gulfardo e Folcacchio incontrano una procace contadina, Gemmata (interpretata da Barbara Bouchet), già impegnata con Niccolò (Leopoldo Trieste). L’astuto Folcacchio fa credere a Niccolò di poter trasformare Gemmata in una cavalla, per poter insidiare la donna, ma alla fine non riuscirà nell’intento. Dopo essere stati derubati dei vestiti e costretti a procurarsene di nuovi, Gulfardo e Folcacchio arrivano a Volterra, ma un nuovo imprevisto si palesa davanti ai loro occhi. Infatti, i due amici non ricordano il messaggio da riportare al vescovo e, essendosi burlati del prelato, sono destinati al rogo, insieme a Mattias, il ladro di vestiti. I tre, però, riescono a scampare all’atroce destino, perché salvati da un amico di Gulfardo. Scampato il pericolo, i tre trovano rifugio in un convento, dove scoprono un tesoro di monete d’oro. Sventato il tentativo di furto del denaro da parte di Mattias, Gulfardo e Folcacchio fanno ritorno al paese d’origine e qui raccontano al priore e ai compaesani di aver riportato il messaggio al vescovo, che ha consegnato loro il tesoro di monete, da usare per la costruzione di un canale per l’irrigazione. I due, però, non hanno fatto i conti con Mattias che, per vendetta, ha avvisato i frati che le monete erano state rubate dai due. Così, i frati vanno verso Borgo d’Elsa per recuperare il tesoro. Scoperto tutto l’inganno, i due protagonisti non possono che tornare alla loro vecchia vita, con Folcacchio che, però, riuscirà a godersi Gemmata. 

Accompagnata dalle musiche di Don Backy, che è anche protagonista della pellicola nelle vesti di Folcacchio de’ Folcacchieri, “Una Cavalla Tutta Nuda” è disponibile su questo sito per vedere i film completi italiano in streaming

E’ un film ispirato a Franco Sacchetti che è stato un poeta e scrittore italiano, vissuto nella Firenze del XIV secolo, contemporaneo del più celebre Boccaccio. L’opera più conosciuta di Sacchetti è la raccolta Il Trecentonovelle. Il testo, costruito seguendo il modello dell’exemplum (genere letterario tipico del Medioevo, in cui viene presentata la storia di un individuo che, grazie alla messa in pratica di un particolare comportamento, ha perseguito un obiettivo, che coincide con la salvezza dell’anima), si ispira al Decamerone di Boccaccio, oltre che su una trasmissione orale da parte del popolo. È scritto in una lingua influenzata dai dialettismi, dal gergo popolare e dai modi di dire che caratterizzano la vita quotidiana. 

La pellicola Una Cavalla Tutta Nuda mescola l’ilarità e la leggerezza tipica della commedia all’italiana con alcuni elementi propri dell’erotismo. Secondo la critica, presenta importanti contraddizioni. Se da un lato il film non presenti immagini fortemente torbide e spinte, come le fonti di ispirazione avrebbero potuto incoraggiare a fare, dall’altro la pellicola offre dialoghi troppo volgari e pesanti.

Una Cavalla Tutta Nuda, film con Barbara Bouchet in streaming

Prodotto in Italia, Una Cavalla Tutta Nuda è ambientato in Toscana, portando lo spettatore nelle avventure dei due protagonisti: Gulfardo De Bardi (interpretato da Renzo Montagnani) e l’amico Folcacchio de’ Folcacchieri (Don Backy) ricevono l’incarico dal priore di Borgo d’Elsa di portare un messaggio al vescovo di Volterra. Nel viaggio da Borgo d’Elsa, paese di origine dei due protagonisti, Gulfardo e Folcacchio incontrano una procace contadina, Gemmata (interpretata da Barbara Bouchet), già impegnata con Niccolò (Leopoldo Trieste). L’astuto Folcacchio fa credere a Niccolò di poter trasformare Gemmata in una cavalla, per poter insidiare la donna, ma alla fine non riuscirà nell’intento. Dopo essere stati derubati dei vestiti e costretti a procurarsene di nuovi, Gulfardo e Folcacchio arrivano a Volterra, ma un nuovo imprevisto si palesa davanti ai loro occhi. Infatti, i due amici non ricordano il messaggio da riportare al vescovo e, essendosi burlati del prelato, sono destinati al rogo, insieme a Mattias, il ladro di vestiti. I tre, però, riescono a scampare all’atroce destino, perché salvati da un amico di Gulfardo. Scampato il pericolo, i tre trovano rifugio in un convento, dove scoprono un tesoro di monete d’oro. Sventato il tentativo di furto del denaro da parte di Mattias, Gulfardo e Folcacchio fanno ritorno al paese d’origine e qui raccontano al priore e ai compaesani di aver riportato il messaggio al vescovo, che ha consegnato loro il tesoro di monete, da usare per la costruzione di un canale per l’irrigazione. I due, però, non hanno fatto i conti con Mattias che, per vendetta, ha avvisato i frati che le monete erano state rubate dai due. Così, i frati vanno verso Borgo d’Elsa per recuperare il tesoro. Scoperto tutto l’inganno, i due protagonisti non possono che tornare alla loro vecchia vita, con Folcacchio che, però, riuscirà a godersi Gemmata. 

Accompagnata dalle musiche di Don Backy, che è anche protagonista della pellicola nelle vesti di Folcacchio de’ Folcacchieri, “Una Cavalla Tutta Nuda” è disponibile su questo sito per vedere i film completi italiano in streaming

E’ un film ispirato a Franco Sacchetti che è stato un poeta e scrittore italiano, vissuto nella Firenze del XIV secolo, contemporaneo del più celebre Boccaccio. L’opera più conosciuta di Sacchetti è la raccolta Il Trecentonovelle. Il testo, costruito seguendo il modello dell’exemplum (genere letterario tipico del Medioevo, in cui viene presentata la storia di un individuo che, grazie alla messa in pratica di un particolare comportamento, ha perseguito un obiettivo, che coincide con la salvezza dell’anima), si ispira al Decamerone di Boccaccio, oltre che su una trasmissione orale da parte del popolo. È scritto in una lingua influenzata dai dialettismi, dal gergo popolare e dai modi di dire che caratterizzano la vita quotidiana. 

La pellicola Una Cavalla Tutta Nuda mescola l’ilarità e la leggerezza tipica della commedia all’italiana con alcuni elementi propri dell’erotismo. Secondo la critica, presenta importanti contraddizioni. Se da un lato il film non presenti immagini fortemente torbide e spinte, come le fonti di ispirazione avrebbero potuto incoraggiare a fare, dall’altro la pellicola offre dialoghi troppo volgari e pesanti.